fbpx

Realtà allargata: la sfida ai nostri sensi

Avete mai percepito la realtà comune come restrittiva?

Una realtà allargata ci circonda e ne percepiamo solo quella parte che i nostri sensi fanno filtrare. Siamo parte di un multiverso composto da molteplici piani che si compenetrano.
Questo è quanto ci arriva dal passato e fortunatamente è la realtà raccontata anche dalle nuove scoperte della moderna scienza.

Non ho ancora l’arroganza di averne compreso tutta la sua complessità, ma sicuramente un’ampia parte di essa è diventata il mio quotidiano.

È meraviglioso vedere come i vari piani della realtà si fondano, per farci vivere una vita più piena e vera. Per me la gioia è ancor più grande quando, per brevi istanti, anche chi percorre questa strada assieme a me riesce a percepire e a vivere questa realtà allargata.

Come molti di voi sapranno, una delle basi del mio insegnamento è l’attenzione al momento presente, l’attenzione al trascendente che pervade il materico.

Mirare sempre a svegliarsi da quell’intorpidimento mentale che fa vivere gli esseri umani come automi, e vedere l’espandersi di questa consapevolezza mi riempie di gioia spingendomi a dedicarmici sempre più.

Mi spiego meglio.

Credo che noi uomini siamo nati per uno scopo ben preciso: dare al nostro spirito la possibilità di fare esperienza e di evolvere.

Sento che questo meraviglioso pianeta che calpestiamo e che ci fa da Madre, altro non è che un’enorme banco di prova dove divertirci a giocare il gioco a noi affidato.

L’intento finale è quello di sciogliere i veli che separano i vari piani dell’esistenza per arrivare alla comprensione di questa realtà.

Sono consapevole che questo gioco, questo fare esperienza in maniera espansa a tutte le componenti di noi stessi, spesso ci manda fuori equilibrio, ci fa arrabbiare, si scontra contro quello che il nostro essere uomini vorrebbe.

Purtroppo una delle cose che nessuno ci può insegnare è l’accettazione che siamo più di quello che crediamo di essere.

Questo è un passaggio che dobbiamo fare da soli, aggrappandoci con tutte le nostre forze a quei brevi momenti di espansione che ci fanno percepire, intravedere che siamo più che corpo, emozioni e mente.

Se riusciamo a tenerci stretti i primi momenti di trascendente che entrano nelle nostre vite creeremo la base perché questo sentire si allarghi.

Piano piano lasciamo che il trascendente si sviluppi e diventi più concreto, senza per questo rinnegare il fatto che se siamo incarnati saranno le nostre azioni reali che peseranno sulla nostra evoluzione.

Seppur conoscendo le mie difficoltà iniziali, e vedendo quelle delle persone che mi accompagnano in questo cammino, sono ancora convinto che questo percorso sia l’unica strada vera per intraprendere l’arduo cammino che ci trasformerà da persone in UOMINI o DONNE.

Come facciamo dunque a cambiare questo modo di percepire la realtà così limitato e far entrare anche i piani sottili nella nostra vita?

Semplicemente dobbiamo ripartire da dentro di noi, ascoltando le nostre percezioni più profonde e cominciare a fidarci di quello che sentiamo.

Impariamo a fidarci all’inizio di quello che potrebbe sembrare intuito, fantasie, pensieri che vagano nella nostra testa immotivati.

All’inizio non potremo avere certezze, ma il permetterci anche solo di pensare che in questa realtà potrebbe esserci di più di ciò che i 5 sensi ci riescono a codificare è già un ottimo inizio.

Tutti noi nasciamo con delle percezioni molto ampie, che sistematicamente vengono ridotte con l’insegnamento degli adulti quando ci spiegano ciò che è vero e ciò che è fantasia (secondo la loro opinione).

Questo lo riscontro con tutti i bambini che oggi sono nel Clan.

A partire da mia figlia, che a 9 anni ha ancora la capacità di interagire con gli spiriti di natura, lo ha sempre fatto e spero proprio possa continuare per tutta la vita a comunicare con questi amici invisibili ai più.

Purtroppo so già che nel giorno in cui i suoi compagni cominceranno a prenderla in giro perché parla con fate e folletti, dentro di lei si scatenerà un uragano emotivo che potrebbe farle richiudere queste percezioni pur di essere accettata.

Nel mio lavoro di terapeuta molte volte mi imbatto in persone che alla fine si confidano timorosamente. Mi raccontano di vedere, sentire o percepire cose che non hanno il coraggio di dire a nessuno per paura di essere presi per matti, o per ben che vada essere derisi?

E voi?

Avete la sensazione che in questo mondo ci sia qualcosa di più di quello che potete vedere e toccare? Conoscete persone che hanno avuto esperienze a cui non si sanno dare una spiegazione?

P.S. la foto che vedete l’abbiamo scattata noi.

Chiunque era presente ha percepito che una presenza forte ci ha omaggiato della sua energia…

Pensate allo stupore poi quando abbiamo guardato le foto e ci abbiamo trovato impresso lo spirito dell’unicorno del fuoco.

Articolo precedente
Schierarsi ad ogni costo è necessario?
Articolo successivo
Le false scelte: convinzioni che ci rasserenano

Post correlati

Nessun risultato trovato.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Compila questo campo
Compila questo campo
Inserisci un indirizzo email valido.

Menu