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Uguaglianza vs orgoglio di essere donna

Maschilismo o Femminismo? Siamo ancora bloccati su questa domanda?

Se nel terzo millennio stiamo ancora facendoci questa domanda, vuol dire che essere donna non ha ancora trovato una sua dimensione armonica.

Sono sempre stato un grande estimatore della parte femminile dell’umanità, sempre più spesso mi trovo a confrontarmi con persone, che non capiscono minimamente la mia posizione sulla questione.

Tendenzialmente i più si scandalizzano quando dichiaro che le donne non devono essere UGUALI all’uomo, vediamo di porvi rimedio.

Proprio ieri, parlando con una cara amica che in questo momento è re guida di una delle più grandi comunità spirituali del mondo, ci confrontavamo sull’importanza per lei di essere regina e non re. Eravamo entrambi d’accordo che l’aspetto femminile nella gestione di una comunità è fondamentale.

Ma allora cos’è tutta sta frenesia legata al raggiungimento dell’uguaglianza tra uomo e donna?

Storicamente le donne celtiche erano le più emancipate di quell’epoca ed i Celti sono tra i pochissimi popoli illuminati ad avere regine guerriere, e parità di diritti nella linea ereditaria del patrimonio.

Quindi a noi è ben chiaro da qualche millennio che uomini e donne devono avere pari opportunità, il problema secondo me è proprio qui: avere pari diritti è molto diverso che essere uguali.

La comprensione che esiste una dualità che regge l’universo in cui viviamo, è il primo dei fulcri dell’equilibrio e perché possa esistere un equilibrio fra due parti si deve comprendere la bellezza e la forza della diversità.

Purtroppo siamo entrati anima e corpo negli schemi del tempo in cui viviamo. Spesso è normale lodare donne che sono riuscite a sfondare in un mondo maschilista, non vedendo che 99 volte su 100 per farlo si sono trasformate in uomini col tailleur.

Per quanto mi riguarda una donna a capo di un’azienda, una comunità o semplicemente una famiglia, è garanzia di benessere e attenzione per tutti. Ma questo avverrà solo se mantiene in primis la sua femminilità, il suo essere accogliente, la sua capacità di prendersi cura. Una leader che pensa solo come crescere ed aumentare l’efficacia dell’azienda, perdendo l’amore per i propri uomini e donne, ha perso la grande opportunità di dare il valore aggiunto del suo essere Donna.

Com’è possibile dunque ridare alle donne il giusto valore ed il giusto posto nel mondo?

Noi come popolo abbiamo capito che la chiave non è quella di scegliere fra uomo e donna, per i ruoli importanti servono tutte e due le vibrazioni.

La scelta quindi è stata raddoppiare tutti i ruoli chiave nella gestione di ogni attività importante; ad esempio, la responsabilità concreta del governo l’abbiamo affidata a due Primi Guardiani, un maschio ed una femmina.

Mondi opposti che confrontandosi e trovando il giusto equilibrio tra visioni e sensibilità diverse, riescono a prendere le decisioni più armoniche per il benessere di tutti.

Energeticamente rappresentano le due vibrazioni, sole e luna, Yang ed Yin, esteriorità e interiorità.

Questo dovrebbe succedere in ogni famiglia dove un uomo ed una donna dovrebbero integrarsi aiutandosi a crescere e prosperare.

Ma non solo: questo è quello che succede dentro ad ognuno di noi ogni volta che lottiamo per mettere d’accordo la nostra mente con la nostra sensibilità.

Anticipo già ogni obiezione rispetto alle coppie omosessuali: guardateli bene e vedrete che chiaramente i due aspetti maschile e femminile sono sempre ben visibili fra i due componenti della coppia.

Quanta gente conoscete che è ancora rinchiusa nel maschilismo o nel femminismo?

E voi?

Quante volte vi ritrovate ad essere diffidenti di fronte ad una persona che nella vostra testa è del sesso sbagliato per svolgere quella mansione?

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