Quante volte avete giocato da protagonista?
Vivere responsabilmente sembra sempre più un anacronismo. Sempre più spesso mi capita di parlare con persone che sono convinte basti il “pensiero positivo” e tutta la vita andrà per il verso giusto. Altre credono sia sufficiente pregare la giusta divinità e verremo ricompensati con un’esistenza favolosa.
Ovviamente gli uni vedono malissimo il pensiero dell’altro schieramento, pensando che solo la loro visione sia corretta. Chi crede in Dio o negli Dei mal sopporta l’idea che l’uomo abbia un pensiero creatore, e viceversa.
Eppure se ben guardiamo entrambe le idee partono con un errore di fondo: la deresponsabilizzazione del nostro agire.
Con questo non voglio dire che le idee siano sbagliate, non mi sentirete mai negare l’esistenza degli Dei, e neanche sminuire il valore creativo della nostra mente, semplicemente è sbagliato l’obbiettivo del ragionamento.
Il nostro scopo è vivere il più comodamente possibile, o dare un senso alle nostre vite?
Come vedete i ragionamenti cambiano radicalmente se spostiamo l’obbiettivo.
Credo nessuna delle persone che mi seguono lo faccia per vivere più comodamente, quindi, se vogliamo dare un senso alle nostre esistenze continuando a ragionare sugli schemi prima proposti, vedremo che lo schieramento religioso semplicemente bara, chiedendo aiuto ai creatori del gioco.
Mi spiego meglio. Se Dio o gli Dei sono i creatori di questo gioco che chiamiamo vita, e la soluzione del gioco è il motivo per cui siamo nati, che senso avrebbe imbrogliare chiedendo la soluzione invece di divertirci a trovarla da soli?
Per noi Onorare Dio vuol dire giocare al meglio il gioco che ha preparato per noi, assumendoci totalmente la responsabilità di ogni azione, di ogni scelta ed anche di ogni lettura sbagliata della realtà dovessimo fare, perché solo così aumenteremo il nostro valore, partecipando veramente al nostro gioco.
Comprendere l’errore di chi invece si affida al pensiero creativo è un pochino più complesso, ma noi ci proviamo lo stesso.
Effettivamente il pensiero ha un forte impatto sulla creazione del nostro futuro, quindi perché non usarlo? Se ritorniamo all’esempio della vita come gioco da risolvere, usare il pensiero creativo vuol dire cambiare il gioco invece di risolverlo! Prima comprendiamo e risolviamo gli inghippi che l’esistenza ci mette dinnanzi, poi usiamo tutto il nostro potenziale creativo per creare un nuovo gioco, un nuovo futuro.
Il problema è che generalmente si tende ad usare il potere creativo per scappare da problemi che non vogliamo, o che non siamo in grado di risolvere.
Come facciamo dunque a sublimare questa grande opportunità di crescita che chiamiamo vita?
Semplicemente dobbiamo giocare al meglio il gioco che Dio, gli Dei, l’Universo ha preparato per noi.
Solo assumendoci la totale responsabilità – di ogni azione, scelta e lettura della realtà – potremmo dimostrare il nostro Valore, e guadagnarci la Libertà che ci farà diventare i veri giocatori del nostro gioco, togliendoci dal pessimo ruolo di pedine al gioco di qualcun altro.
Quanta gente conoscete che cerca sempre qualcuno che risolva i loro problemi, cercando di scaricare ogni responsabilità?
E voi?
Quante volte vi siete sentiti imbrigliati nelle pieghe del destino avverso e avete cercato un aiuto esterno perché risolva i vostri problemi?