Siete anche voi in balia del demone mangiatempo?
Se guardiamo le persone attorno a noi vedremo che sono tendenzialmente proiettate ad agire in un fantomatico futuro, perdendo in quel modo lo scorrere reale del tempo. Perdere tempo oramai è la normalità.
Non serve aver compreso la vita nella sua interezza o riuscire a leggere nella sfera di cristallo per capire che, se ogni cosa che dobbiamo fare la rimandiamo a domani, oggi sarà una giornata inconcludente e se il tempo trascorre senza averlo vissuto si perde la Vita stessa.
È meraviglioso vedere come la mente trovi mille motivazioni e scusanti per procrastinare, incastrandoci in quegli schemi che ci portano a far scorrere il tempo in automatismi (ad esempio televisione, social network, video games) a scapito della vera Vita.
Il famigerato principio di Pareto
Ormai parecchi studi hanno dimostrato che nel mondo del lavoro, quando viene data una data di scadenza, almeno l’80% del tempo viene perso per fare il 20% del lavoro, mentre l’80% del lavoro verrà svolto nell’ultimo 20% di tempo.
Penso sia capitato a tutti di trovarsi vicino ad una scadenza e correre per finire il lavoro.
Certamente la vera essenza di ognuno è celata sotto a mille schemi appresi. Se portiamo l’attenzione a come reagiamo al mondo esterno, potremo accorgerci di come anche noi se abbiamo tempo tendiamo a tergiversare. Se il tempo invece è limitato ed è poco diventiamo molto più attenti e produttivi.
Non giudico minimamente la vita in funzione della produttività ma, se impariamo dal mondo del business, possiamo riprogrammare tutte le nostre passioni con gli stessi criteri. L’obiettivo è cominciare ad avere una migliore qualità del tempo vissuto.
Sono consapevole che questo gioco è in totale balia dei nostri automatismi ed è per quello che ne siamo così schiavi. La maggior parte del tempo che perdiamo va assolutamente al di là della nostra consapevolezza, semplicemente passa, senza che ce ne accorgiamo.
Il demone Mangiatempo
Come possiamo dunque affrontare questo terribile “demone mangiatempo” che si chiama inconsapevolezza?
Solo un lavoro costante di osservazione di sé ci aiuta a vedere i nostri meccanismi, permettendoci poi di modificare la nostra routine in funzione di una vita di qualità.
Ad esempio: se devo scrivere questa newsletter e so che ho tutto il mattino a disposizione quello che succede è che mi ritrovo verso mezzogiorno con poche righe scritte e nell’ultima mezzora prima di pranzo la completo.
Rimanendo in osservazione di me stesso mi sono accorto di questo ed immediatamente ho cominciato a gestirmi il tempo in modo diverso.
Anche se ho tutta la mattina a disposizione, mi impegno qualche ora facendo delle cose che mi piacciono e per le quali non ho mai tempo (leggere un libro, fare una passeggiata, telefonare o andare a trovare un amico, ecc.) e alle 11,00 mi trovo davanti al foglio bianco, sapendo che ho solo un’ora e mezza per scrivere.
Mi credete se dico che scrivo meglio, non ho mai sforato l’orario ed ho fatto un sacco di cose che mi fanno vivere meglio?
Se ci osserviamo abbiamo la possibilità di chiederci il perché di quello che stiamo facendo ed analizzare se realmente è quello che vogliamo per la nostra vita. In questo modo possiamo scegliere le nostre azioni, uscendo da quell’automatismo di azioni inconsapevoli dalle quali la massa è dominata.
Cosa centra tutto questo con il mondo celtico e le sue antiche conoscenze?
Essere in equilibrio con le varie parti di noi stessi è esattamente quello che il simbolo del Triskell ci insegna.
Se prendiamo la Triplice Via come base per una crescita equilibrata, automaticamente inizieremo ad osservarci e a scegliere quali sono le parti che dobbiamo rinforzare. Dovendo sviluppare le Tre Vie contemporaneamente, inizieremo da subito a dare al tempo un valore enorme.
- La Conoscenza svilupperà in noi l’attenzione alle dinamiche sottili ed energetiche.
- La Perseveranza ci porterà l’attenzione al dettaglio.
- La Forza risveglierà in noi l’attenzione veloce e dinamica data dall’istinto.
Questo è uno dei segreti più importanti: le Tre Vie sviluppate contemporaneamente ci porteranno in maniera più veloce a quella consapevolezza che in altre scuole diventa il risultato di una vita di ricerca.
E voi?
Avete mai avuto la sensazione che, reagendo ad ogni piccolo stimolo vi circondi, vi trovate a fine giornata a non sapere come avete perso tutto quel tempo?
Quante persone conoscete che sono sempre perennemente in ritardo e non riescono mai a godersi veramente la vita perché sempre in balia di distrazione e inconsapevolezza?