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Donne e uomini: un conflitto inrisolvibile?

Il sole può fondersi con la luna? E l’uomo con la donna?

Sempre più donne mi confidano di essere “single per disperazione”, a loro dire non ci son più uomini.
Effettivamente, se guardiamo le persone attorno a noi, vedremo che l’equilibrio tra maschile e femminile tende a diventare sempre più complicato, generazione dopo generazione.

Nei tempi passati il problema era l’eccessiva diversità tra i sessi: i maschi attivi, poco delicati, quasi insensibili e le femmine più introspettive, delicate ed emotive.

Ultimamente, invece, gli uomini stanno scoprendo che possiedono dolcezza, emotività ed una natura amorosa che possono esteriorizzare. Sempre più uomini si permettono di vivere le emozioni, nonostante questo sia all’apparenza pienamente in conflitto con la loro natura virile (atteggiamento che hanno cercato di mantenere in svariati modi durante i secoli).

Allo stesso tempo, le donne stanno scoprendo la loro forza, oltre alla capacità di essere autonome e prendere decisioni. Se sono single o quando i loro compagni sono in una situazione di squilibrio, non hanno alcuna difficoltà nell’assumersi qualsiasi ruolo dominante. Purtroppo assumendo questo ruolo tendono spesso a diventare più mascoline.

Fortunatamente entrambi i sessi stanno sentendo questo squilibrio.

Fintanto che donne e uomini lavoreranno per equilibrarsi interiormente e non sarà raggiunto il vero equilibrio, si avranno solo reazioni. Le relazioni risulteranno difficili, se non addirittura conflittuali e di antagonismo.
Solo dopo aver compreso le proprie esperienze, potranno armonizzarsi ed aiutarsi tra loro.

Mi spiego meglio.

Nel riequilibrare il proprio interiore, l’uomo potrà dare il giusto spazio al femminile che è in lui, ponendo una maggiore attenzione sul lato più nascosto, per comprenderlo e sperimentarlo, spesso dimenticando la propria natura essenziale di esploratore e conquistatore.

Ovviamente lo stesso vale per la donna, che nella ricerca del suo lato forte, tenderà a perdere la capacità di attirare ed accogliere.

Spero tutti comprendiate che questo è un gioco al massacro rispetto a tutto ciò che invece realmente siamo.

Purtroppo nessuno ci insegna in primis a rispettarci. Nessuno ci dice che quello che rende più carismatico un uomo sono proprio i suoi lati maschili, come la forza, la stabilità, la sua capacità di affrontare i problemi, e che l’equilibrare questo con l’accettazione del suo lato emotivo lo renderà ancora più Uomo; un uomo che si permette di piangere è un uomo più vero!

Come possiamo dunque riprenderci la nostra vita e cominciare a vivere esprimendo chi siamo?

Indubbiamente il grande lavoro da fare è nel comprendere ed accettare la nostra natura: se siamo nati maschi e femmine è perché la Vita, per esistere, ha bisogno di movimento e la differenza di potenziale tra i due sessi rimane sempre altissima ed essenziale, proprio come nella corrente elettrica si ha bisogno dei poli positivo e negativo. Non esiste un polo più importante dell’altro.

Questo è uno dei segreti più importanti: il primo passo è amare profondamente ciò che siamo, donne e uomini, e solo in un secondo momento potremo dare equilibrio con le qualità migliori dell’altro sesso, preoccupandoci però di esternarle sempre come esaltazione della nostra primaria natura.

Vi faccio un ultimo esempio.

Se una donna scegliesse di cimentarsi nel mondo dell’industria come manager, avrebbe due possibilità: imitare i propri colleghi maschi diventando ancora più stronza ed arrivista di loro (cosa che normalmente avviene), o fregarsene di come si comportano gli altri ed iniziare a gestire l’azienda con quelle doti di attenzione alla persona, concretezza, e capacità di gestione che solo una donna può avere. In questo caso farà la differenza.

E voi?

Avete mai cercato l’integrità, provando ad includere nella vostra vita qualità appartenenti al sesso opposto?
Quante persone conoscete che, pur riconoscendosi nel proprio sesso, non lo rappresentano appieno perché si sono adeguati a dinamiche sociali o a nuovi modi di vivere?

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