Mai mollare, è ancora un motto valido?
Stiamo vivendo in un mondo che non è più in collegato alla realtà.
Proprio stamane mi è stato chiesto perché non dovremmo mai mollare, dato che la maggior parte del mondo vive bene, serenamente, fregandosene di crescere e limitandosi ad una vita di opportunismo.
Già la domanda è preoccupante.
In un mondo naturale la possibilità di mollare porterebbe inesorabilmente alla morte.
Mentre nell’attuale società ‘moderna’ mollare è diventata, non solo una possibilità, ma addirittura la prima scelta per la maggioranza delle persone.
E questo la dice lunga sulla reale condizione del vivere moderno.
“Purtroppo non ci riesco” penso sia la frase più usata in tutte le lingue occidentali, soprattutto in aree urbane, nei ceti alti e medio alti, e dalle generazioni più giovani.
Chi vive di agricoltura, in campagna o in montagna, sa benissimo che “non ce la faccio” non è un’opzione concepibile; fin da piccoli si impara che quello che va fatto, si fa e basta!
Costi quel che costi.
Ma tutto questo cosa c’entra con la crescita personale e spirituale?
Se nella vita quotidiana non ci abituiamo a tenere duro, cedendo dopo le prime difficoltà perché tanto la condizione sociale e l’aiuto delle persone che ci circondano ce lo permette, nel momento in cui ci dovessimo trovare di fronte a noi stessi o alle prove che dovremmo superare per crescere, l’atteggiamento sarà lo stesso.
Se in una realtà più cruda la forza per non mollare ce la dà la sopravvivenza stessa, nel cammino di crescita questa forza dovrebbe arrivarci dalla conoscenza della potenza devastante che le elucubrazioni mentali hanno sulla percezione della realtà.
Mi spiego meglio.
Se intraprendo un cammino di crescita, ed ho delle buone potenzialità, farò delle esperienze, avrò delle percezioni, mi sentirò felice ed inizierò a comprendere e vedere il mondo in un modo un po’ più ampio. Inevitabilmente però prima o poi mi troverò davanti a delle scelte, a degli ostacoli; se invece di stringere i denti per superarli, dovessi scegliere la via più comoda, quella che magari mi gratifica sin da subito, la mia mente per farmi stare bene, per convincermi di aver fatto la scelta giusta, deformerà la realtà a suo uso e consumo, mettendo in dubbio percezioni ed esperienze fatte in passato, alterando così la validità del cammino che potrò fare da quel momento in poi.
Ma non tutti insegnano questo
Ci sono alcuni maestri che insegnano che qualsiasi cosa si faccia, in qualsiasi modo vada una esperienza, sarà sempre la cosa perfetta perché la vita è sempre perfetta e tutto ciò che accade è la cosa più giusta per farmi crescere.
In questo mi trovo assolutamente d’accordo.
Purtroppo, però, nel concetto non viene espressa l’unica condizione valida affinché tutto questo sia vero: la nostra consapevolezza!
Se vivo con consapevolezza ed attenzione, ogni esperienza sarà perfetta in qualsiasi modo vada.
Nel nostro cammino non è importante superare ogni ostacolo, ma semplicemente continuare ad affrontarlo, ed apprendere da ogni tentativo.
La nostra vita sarà perfetta in qualsiasi modo vada, solo se continueremo a viverla in prima persona!
Mollare ed illudersi, convincersi che sia la cosa giusta perché nella vita tutto è perfetto, è una emerita stupidaggine, ma è esattamente quello di cui la mente cercherà di convincerci.
Qual’è il segreto per imparare a non mollare?
Come facciamo allora a non mollare mai anche quando le forze ci mancano, o le tentazioni ci portano verso la via più comoda e gratificante?
Il segreto è allenarsi alla presenza e cercare di osservarsi per più tempo possibile; se rimaniamo in osservazione, la mente non riuscirà nel suo intento di dominio e mollare non sarà più un’opzione.
Questo è facile a dirsi, ma ricordatevi che l’osservazione di sè è una delle cose più difficili da mantenere.
Provate nei prossimi giorni a fare una cosa semplicissima: scegliete un vostro modo di dire, o di salutare e impeditevi di usarlo. Sfidatevi! Vedrete quante volte vi ricorderete e quante invece ricadrete nell’automatismo.
Quanta gente conoscete che chiaramente si prende in giro, lasciando che la mente gli faccia credere quello che vuole?
E voi?
Quante volte avete mollato, cedendo poi a tutte le bugie che la mente vi dava come scuse?
Non molliamo, affrontando tutte le sfide che la vita ci propone.
Impariamo ad osservarci, diminuendo il potere della mente e dei suoi schemi.
Troviamo il divertimento e la gioia nel cammino: solo in questo modo potremo dire di essere liberi di giocare il meraviglioso gioco della vita.