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Godere di tutto quello che la vita offre è possibile?

Ogni neonato gode appieno di tutto quello che la vita gli offre.

Perché da adulti perdiamo questa capacità?

Anzi, devo subito fare una piccola correzione alla domanda.
Oggi, infatti, sarebbe più corretto chiedersi: perchè crescendo perdiamo la capacità di godere della vita, e più andiamo avanti e più si abbassa l’età in cui questo avviene?

Se mi guardo attorno vedo adulti annoiati, adolescenti annoiati, giovani annoiati e, purtroppo, anche bambini annoiati!
Ma come?! Mai come oggi è possibile avere a disposizione un’infinità di stimoli, che la noia dovrebbe essere totalmente cancellata dalle nostre vite; perché dunque è così diffusa, quasi a livello epidemico?

Facciamo un passo indietro.

Cerchiamo di capire cosa avviene crescendo che ci differenzia dal neonato e ci impedisce di godere della vita.
I bambini molto piccoli sono totalmente presenti nel momento, non hanno la mente che li proietta costantemente nel passato o nel futuro: hanno fame adesso, hanno sonno adesso, vogliono le coccole adesso; stimoli semplici, in tempo reale, e la gratificazione nel momento in cui viene soddisfatto il bisogno è immediata e totale.

Purtroppo crescendo cominciamo a farci una classifica interna di quello che ci gratifica di più o di meno, e da quel momento la nostra vita comincia a complicarsi.
Quello che avviene, è che nel momento in cui abbiamo le nostre classifiche interiori, inizieremo a non accettare quello che la vita ci offre, ma ad avere delle aspettative legate a ciò che ci piace.

I problemi a questo punto sono fondamentalmente due:
– ciò che considero migliore, non necessariamente lo è, poiché la mia capacità di valutazione è filtrata dalle mie esperienze e dai miei condizionamenti;
– a pari qualità, la mia percezione sarà influenzata dal mio stato emotivo.

Mi spiego meglio con un esempio: essendo cresciuto con una mamma che amava cucinare, ho messo in cima alla classifica molti cibi fatti da lei, che durante l’infanzia mi hanno regalato molte gratificazioni. Ma non è detto che realmente quei gusti siano al top in una valutazione obiettiva.
Se oggi, ogni volta assaggiassi qualcosa, mi aspettassi di sentire quei gusti, ne sarei spesso deluso, e mi perderei la possibilità di godere di cibi potenzialmente migliori, ma lontani da ciò che mi aspetto.
Se a questo aggiungiamo anche lo stato emotivo, allora vi garantisco che nulla sarà mai paragonabile a quello che avete mangiato il giorno in cui vi siete innamorati, a prescindere dalla reale qualità.

Scendendo nel concreto e mettendo questi concetti in ogni aspetto della nostra vita, è chiaro che potremmo avere delle aspettative su tutto: sul cibo, sulla musica, sul lavoro, sugli amici, sull’anima gemella; ogni cosa verrebbe paragonata con quell’ideale fasullo che abbiamo nella testa.

Com’è possibile, quindi, cambiare le cose ed imparare a goderci la vita?

La soluzione per rimettere le cose a posto è tornare a vedere la vita come un bimbo piccolo, le cui caratteristiche principali sono la fame di conoscenza e la gioia della scoperta.
Per un bambino è tutto nuovo e con entusiasmo si accinge a scoprire la vita.
Questo è l’approccio che dovremo recuperare.
Non importa quante volte abbiamo fatto una cosa; se riusciamo a farla sempre come fosse la prima, con la fame di scoprire cosa ci può portare questa esperienza, la vita si colorerebbe immediatamente di un’infinità di sfumature, diventando molto più intensa e godibile.

Ok, fin qui sembra tutto semplice… ma dov’è la fregatura?
Eccola: per poter affrontare la vita in modo totale, dobbiamo accettare che potremmo avere anche esperienze negative.

È troppo comodo pensare che se affrontiamo la vita con l’entusiasmo di un bambino tutto sarà fantastico! Certamente riusciremo a goderci la vita molto più di prima, ma qualche volta l’esperienza non sarà positiva; ma l’importante è che non sarà delusione! Posso accettare che una esperienza non mi piaccia… ma se, al contrario, ne restassi deluso avrei la certezza che schemi e aspettative mi avrebbero fatto perdere ancora una volta l’opportunità di Vivere.

Quanta gente conoscete che non è mai contenta e non si gode ciò che fa perché delusa nelle proprie aspettative?

E voi?
Quante volte vi siete trovati a vivere sottotono perché i vostri sogni si aspettavano una realtà diversa?

ADESSO è sempre il momento giusto per vivere.
Impariamo ad apprezzarne l’unicità, rispettiamo i nostri sogni ed usiamoli solo come bussola, concretizziamo le nostre idee sposandole con la realtà e la sua cruda verità… solo in questo modo la vita ci potrà donare la sua essenza.

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2 Commenti. Nuovo commento

  • Roberta Pirolo
    Gennaio 2, 2019 10:47 pm

    Ecco qui posso solo dire…..che mi si apre un mondo…….

    Rispondi
  • Effettivamente le persone sono sempre più affette da questa noia di vivere.
    Oso dire che mi sembra che la maggioranza ne siano affette!
    Noi riceviamo degli stimoli intensissimi dalla televisione e dalle comunicazioni on-line: il continuo sbalzare tra gli stimoli che trovi nella tv e nei giornali e la propria realtà quotidiana fa sembrare piatto e monotono quello che ci accade.
    I media quindi sono co-creatori di questa continua delusione, questa continua noia?
    Vediamo che le fasce più giovani –ma non solo loro- si rifugiano sempre più intensamente nel web: la realtà del web è più piacevole, più coccolante, più stimolante e porta a desiderare di essere lì, dentro al web, anziché di vivere attivamente la propria realtà quotidiana.
    Che non è quella sospesa nell’etere di internet.
    In massa si stanno addentrando nel mondo on-line: c’è un fiume di persone in crescita continua che si avvicina, che passa ore a “navigare”. Questo è devastante perché in realtà quasi tutto quello che c’è nel web non esiste, ovvero “si parla di qualcosa” ma è il mondo che esiste, non il web.
    Forse le persone che passano la vita lì non stanno realmente vivendo?
    Hanno la loro mente proiettata in questa emanazione dei cavi che sostengono quel mondo.
    La vita invece secondo me è incontrare persone, conoscere luoghi, fare esperienze, e come dice il Maestro, la vita è accettare quello che ti viene giorno per giorno e goderne.
    Mi è piaciuto molto lo spunto di “vedere il mondo con gli occhi del bambino”
    La meraviglia: questo atteggiamento che tendiamo a perdere man mano che cresciamo.
    Il gioire di ogni piccola cosa è importantissimo per essere felici.
    Felici anche senza una ragione specifica!
    Ieri ho proprio avuto una bellissima occasione di “godere come una bambina”: alla festa di compleanno di Giorgia, ho iniziato a proporre giochi. Bambini dagli 8 ai 15 anni hanno giocato tutti assieme, con i primi giochi hanno iniziato in pochi e poi man mano che si proponevano nuovi giochi si aggiungevano sempre di più… fino ad entrare tutti, me compresa.
    Mi sono divertita, la festeggiata era in estasi per il successo del party, e tutti facevano fatica ad andare via quando arrivavano i genitori a prenderli.
    Ho saputo cogliere l’insegnamento del maestro e vivere pienamente quel momento.
    Bello.
    E’ un po’ più difficile continuare a gioire ogni giorno, nonostante la difficoltà di sostenere le scelte fatte ed il cammino intrapreso.
    Oppure sarebbe meglio cambiare scelte ed uscire dal cerchio della difficoltà?
    Oppure non è mai possibile uscire dal cerchio delle difficoltà?

    Rispondi

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