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La mente: un servitore tiranno.

La mente è il nemico o la nostra forza?

Da sempre il mio lavoro è quello di portare le persone al di fuori della mente.
Molto spesso riscontriamo come la mente stessa in quasi tutte le attività sia il vero nemico; spesso si riduce ad essere quell’insieme di credenze e schemi che ci tengono ancorati ad una realtà falsa, spesso deludente o fastidiosa.

Perché dunque molti organizzano dei corsi di allenamento mentale?

Diciamo che l’inghippo si scioglie se traduciamo correttamente le parole in italiano: il “mental training” non sarà un allenamento mentale, ma un allenamento all’uso della mente!

La mente rimane un nemico solo finché la lasciamo spadroneggiare sulla nostra vita, rendendoci dei meri esecutori di schemi preconfezionati.
Nel momento in cui usciamo dall’automatismo e cominciamo a scegliere, diventa un ottimo strumento nelle nostre mani.

Impariamo ad uscire dalla mente, solo in quel modo potremo iniziare ad utilizzarla.

Penso sia successo a tutti, soprattutto le prime volte, di essersi arrabbiati di fronte ad un computer, perché faceva quello che voleva e non riuscivamo ad ottenere i risultati voluti. Di chi era la colpa?

Aveva senso arrabbiarsi? Il tutto si è risolto quando abbiamo imparato come funzionano i vari programmi, iniziando a dare al computer i giusti ordini. Il computer è solo un perfetto esecutore. Così è la nostra mente!

Questo insieme di schemi e preconcetti ha il potere di scatenare le nostre reazioni solo finché non impariamo a conoscerla. Dobbiamo imparare come funzionano i suoi programmi, apprendere come darle i giusti comandi, facendola lavorare per noi!

Qual è l’inizio di questo lavoro? Mai risposta fu più precisa…

dobbiamo imparare ad andare FUORI DI TESTA!

Nel gergo comune andare fuori di testa è sempre visto nella sua concezione negativa, un sinonimo di impazzire, ma non è così. Le persone considerate pazze sono effettivamente libere dalle catene della mente, ma in modo totamente inconsapevole. Potremmo dire che sono al di sotto della mente.

Anche i cosiddetti illuminati sono liberi dalla schiavitù mentale, ma lo hanno fatto attraverso la totale consapevolezza. Potremmo dire che si sono elevati oltre la mente.

Attenzione, conoscenza e consapevolezza sono le chiavi della porta che ci condurrà FUORI DALLA NOSTRA TESTA.
Purtroppo sono chiavi gemelle, di quelle che per funzionare devono essere usate contemporaneamente.
Ci troviamo di fronte ad uno dei tanti equilibri binari, disseminati sul cammino della crescita.

Bilanciamo Conoscenza e Consapevolezza. Solo così potremo vincere il dominio della testa e cominciare a riprogrammare le nostre vite!

Oggi voglio chiudere con una frase di un grande maestro illuminato:

Capire quello che è la meditazione significa invitare il padrone a entrare. La mente è un servo. Nel momento in cui il padrone entra, con tutto il suo silenzio, con tutta la sua gioia, improvvisamente la mente sprofonda in un silenzio assoluto.Una volta che hai raggiunto uno spazio meditativo, l’illuminazione è solo questione di tempo.
Osho

 

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2 Commenti. Nuovo commento

  • è sempre più facile sentire l’espressione: sei fuori di testa! come modo di dire nei discorsi che si fanno tra amici, alle volte per scherzare, molte altre per offendere, perché non sappiamo come spiegare la nostra emotività all’altro. Letta con l’obbiettivo di uscire di testa per crescere mi sembra sensato.. il fatto di dover accogliere la mia presenza nella mia mente per renderla partecipe di chi sono io, non per essere controllata mi è ancora difficile.. però li prendo come spunti di cambiamento, grazie.

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    • Stefano Bizzotto
      Gennaio 10, 2019 7:13 pm

      Grazie Martina, molto spesso basta permettersi di dare un significato diverso alle parole e si aprono nuove possibilità di cqmbiamento. Purtroppo la realtà è che troppo frequentemente ci limitiamo la percezione della realtà limitandoci a pensare che le parole abbiano un unico significato: il nostro!

      Rispondi

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