IL MATTO come tutti gli arcani maggiori, è una precisa chiave archetipale che ci aiuta nel cammino della vita, ma cosa centra questo con la pandemia che sta devastando il mondo del terzo millennio.
In questo momento storico, dove tutto è focalizzato sul Coronavirus e su come questa pandemia ha rivoluzionato le nostre vite, è facile schierarsi in uno dei due Schieramenti dominanti: gli Sceriffi ed i Complottasti.
Un’indicazione precisa su come affrontare un momento così ci viene dagli arcani maggiori dei tarocchi, e dalle loro chiavi archetipali. In particolare modo l’inizio e la fine di ogni cammino e cambiamento è il numero zero, IL MATTO.
Non importa come sia disegnata la carta, ma il Matto è sempre una carta che rappresenta un Uomo in movimento, vesti colorate e improbabili, il fagotto dove tiene l’essenziale.
L’idea è di rappresentare l’eterno cercatore, colui che non si limita ad una visione superficiale e pilotata della realtà. Il Matto è la rappresentazione della ricerca della verità, eternamente nel Qui ed Ora in equilibrio tra Passato e Futuro.
Nella spiegazione del matto negli “Osho zen tarot” troviamo questa frase:
“Non cercare di creare intorno a te un muro di sapere. Qualsiasi esperienza ti coinvolga, lascia che accada, e poi continua a lasciarla andare. Continua senza posa a ripulire la tua mente; continua a morire al passato, in modo da restare nel presente, nel qui e ora, come se fossi appena nato, un infante. All’inizio sarà difficilissimo.”