Basta guardare attorno a noi per vedere come l’Antropocene stia rendendo sempre più difficile la vita sul pianeta.
Siamo sicuri che la gestione del mondo partendo dalla centralità dell’uomo sia una saggia idea?
Quante volte abbiamo sentito annunciare che le risorse del pianeta stanno esaurendosi?
Siamo veramente convinti che la nostra vita possa continuare così all’infinito?
Forse è giunta l’ora di cambiare.
Ma cosa fare?
Da dove partire?
Iniziamo a cercare l’inizio del cambiamento che ha segnato questa epoca.
Proviamo a vedere se sia possibile correggere la rotta agendo sulle spinte che ci hanno fatto arrivare a questo punto.
Il grande cambiamento per il pianeta è stato, a mio parere, quando i piccoli clan di uomini cacciatori raccoglitori hanno decido di passare dalla vita nomade a quella stanziale e diventare agricoltori.
In quel momento si è rivoluzionato il paradigma!
L’uomo da parte integrante della natura ha iniziato a vedere il resto del creato come una risorsa manipolabile e gestibile per i suoi scopi.
A quel punto le famiglie si sono ingrandite e le risorse dei territori abitati sono state sfruttate fino all’esaurimento.
Continuando su questa strada siamo giunti ad oggi dove la nostra avidità sta rendendo sempre più invivibile il nostro pianeta.
Vediamo dunque insieme come ogni singola azione che ognuno di noi fa, alla lunga può diventare fulcro essenziale del cambiamento.
L’Antropocene ha dimostrato di essere fallimentare, è giunto il momento di cambiare di nuovo il nostro paradigma.