Fare o essere? Questa in assoluto penso sia la domanda chiave di ogni vero cammino evolutivo.
Questo non è un problema attuale, lo troviamo dall’alba dei tempi.
Ogni momento della nostra vita, può essere letto come l’estremizzazione di uno di questi verbi, o nelle innumerevoli sfumature del loro bilanciamento.
In un mondo che vive di apparenze e finzioni l’essere viene spesso relegata a piccoli spazi di intimità. Il grosso della vita viene quindi consegnato al fare, o ancor meglio al fare produttivo.
Questa è la parola chiave per riuscire a comprendere, produttività. Siamo così abituati a vivere in funzione di ottenere qualcosa in cambio delle nostre azioni, che non vediamo più come in realtà questo sia l’esatto opposto di Vivere/Essere.
Non sto demonizzando il fare, ma dovrebbe essere regatò a quegli aspetti della nostra vita più legati alla materia, alla sopravvivenza.
Cominciamo quindi ad escludere il fare dalle nostre relazioni umane.
Quando mi relaziono a te semplicemente sono!
Questo non vuol dire che non compirò delle azioni, ma che quelle azioni saranno NON FARE, semplice testimonianza del mio essere (prive di ogni aspettativa)
Provate a pensare che meraviglia sarebbe il mondo se tutti riuscissimo a vivere le nostre relazioni in maniera pura, libera da ogni schiavitù, da ogni ricatto emotivo.
In molti mi dite che sono un Utopista, ma non smetterò mai di vivere in funzione dell’Essere.
Tutto è solo ciò che è!
Fare o Essere non esiste nella realtà!